La notizia è ufficialmente arrivata alla società e alla squadra soltanto ieri nel tardo pomeriggio: sarà la Pallanuoto Trieste l’avversaria dell’Ortigia nella finale per il 5° posto in Serie A1. I giuliani si sono qualificati a scapito del Posillipo, per via dell’impossibilità di recuperare la partita tra i campani e il Telimar, sospesa a causa del Covid che ha colpito il circolo napoletano. I biancoverdi, ancora privi del tecnico Piccardo e guidati da Martino Abela e Goran Volarevic, partiranno in giornata e giocheranno domani pomeriggio alle ore 14.30 (diretta streaming al link https://vimeo.com/event/563498) la gara di andata. Il ritorno, invece, è fissato per sabato 22 maggio alle ore 15 alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa. Saranno le ultime due gare della stagione, un doppio impegno con in palio un obiettivo fondamentale: la qualificazione all’Euro Cup.
A 24 ore dalla sfida, parla Massimo Giacoppo, che fa il punto sul match di domani e sulla sua importanza per l’annata dell’Ortigia: “Questa stagione non ha lesinato appuntamenti importanti. Ne abbiamo avuti tanti, sono stati tutti importanti, anche perché con questa formula del campionato non si poteva sbagliare niente. Noi infatti abbiamo sbagliato un paio di partite e siamo stati estromessi dalle prime quattro. In Coppa Italia sono state gare a eliminazione e quindi decisive, in Champions ancora di più. Quindi una stagione piena di impegni di altissimo livello, non ricordo partite che abbiamo potuto preparare con maggiore leggerezza. Alla fine di una stagione così è normale essere un po’ stanchi, ma questo non vuol dire che non saremo determinati, anche perché la posta in gioco è veramente alta. Per noi, per la società, per tutto l’entourage, per la città penso sia un obiettivo importantissimo restare in Europa. Nonostante la stanchezza fisica e mentale, siamo molto concentrati su questo obiettivo”.
Il capitano biancoverde analizza l’avversario: “Dal punto di vista tecnico, il Trieste è una squadra sicuramente più pesante di noi, con giocatori molto forti, come Buljubasic, che è un campione olimpico, Mlakovic che conosciamo bene, poi Bini, Razzi, Vico, il centroboa, che è un altro campione olimpico. Insomma è una formazione ben attrezzata, quindi sarà una partita molto tosta. In più, la piscina di Trieste è difficile, è anomala rispetto alle altre e ti rende più complicato entrare nel vivo della partita. Noi comunque, quest’anno, abbiamo dimostrato che dipende tanto o tutto da noi. La soluzione sta sempre nel nostro gioco. Dobbiamo esprimere il nostro miglior gioco a prescindere dagli altri”.
Quella di domani, oltre a essere una partita fondamentale, avrà anche un sapore particolare per Niccolò Rocchi, ex di turno, che torna a Trieste per la prima volta da avversario: “Sicuramente per me sarà una bella emozione, è molto bello tornare a giocare a Trieste. Ho passato quattro anni fantastici là e ho tanti amici, ma questo riguarda la vita fuori dall’acqua. Adesso gioco per l’Ortigia. Entrerò in acqua con la calotta dell’Ortigia e darò il massimo per questi colori”.
“È una gara non semplice – continua Rocchi – nella quale ci giochiamo una grande fetta di stagione. Quello di Trieste è un campo difficile, io l’ho provato giocandoci in casa, e le squadre avversarie hanno sempre sofferto. Noi andiamo lì con l’idea di imporre il nostro gioco e fare bottino pieno. Non sarà facile, perché loro sono un’ottima squadra, con grandi giocatori d’esperienza. Daremo il massimo. Abbiamo lavorato molto in settimana, anche se non si sapeva se e contro chi si giocava. Ci alleniamo per disputare questo tipo di gare. C’è in palio la qualificazione europea, che è fondamentale. Siamo pronti fisicamente e mentalmente, siamo uniti e non vediamo l’ora di essere a Trieste per giocarci la nostra partita”.