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Il Brescia vince di misura. Tempesti: “Non meritavamo di perdere”

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È il Brescia ad aggiudicarsi i tre punti in palio nel big-match contro l’Ortigia. Gli uomini di Bovo espugnano Siracusa grazie al gol di Alesiani (deviato da un difensore biancoverde) a 3’19 dal termine del quarto parziale, dopo una gara bellissima e in costante equilibrio. Davanti a una tribuna finalmente gremita, l’Ortigia gioca bene, difendendo in maniera impeccabile contro un Brescia altrettanto ordinato e organizzato in fase difensiva. Nei primi due parziali, Nora e Figari (su rigore) provano a portare avanti gli ospiti, ma l’Ortigia c’è e risponde colpo sul colpo, prima con Napolitano e poi con Vidovic. Prima dell’intervallo lungo, Figari si trova nuovamente dai cinque metri, ma stavolta Tempesti respinge il rigore facendo esultare i tifosi. Il terzo tempo è scoppiettante, con l’Ortigia che riesce a portarsi sul 5-4, ma viene raggiunta da Nora a un minuto dalla fine del terzo parziale. Nell’ultima frazione, l’Ortigia sbaglia sotto porta, mentre Alesiani ci prova da fuori trovando una fortunosa deviazione che beffa Tempesti. I padroni di casa si rifanno sotto, sbattendo contro la difesa del Brescia e recriminando per alcune dubbie decisioni arbitrali. Alla fine, però, vince il Brescia, che aggancia proprio i biancoverdi al secondo posto.

Stefano Piccardo (foto Simona Amato)

Il commento del tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo: “La squadra ha giocato bene per tutti e quattro i tempi contro un ottimo Brescia. I ragazzi hanno nuotato, facendo una buona prestazione. Oggi abbiamo sbagliato pochissimo, prendendo pochi gol. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto. Certo, è normale che ci sia rammarico, ma nello sport si perde e si vince. Oggi è andata così, in qualche situazione potevamo fare diversamente, mentre in altre siamo stati obiettivamente sfortunati. Voglio ringraziare il pubblico, perché è stato bello vedere la piscina piena”.

Riguardo agli episodi arbitrali, che hanno scatenato le proteste di giocatori e tifosi, Piccardo abbassa i toni: “Ci sono le immagini che parlano chiaro, ma è riduttivo discutere degli arbitri. A inizio anno, sapevamo che avrebbero fatto fatica ad adattarsi alle nuove regole, anche se a volte credo che bisognerebbe fischiare con meno personalismi e guardare come si svolge realmente il gioco. Questo però è un mio punto di vista, che alla fine non conta niente”.

L’Ortigia ha dimostrato di essere forte e di poter competere fino alla fine per i primi posti in classifica: “Noi non siamo una squadra del livello di Sport Management e Brescia – conclude il tecnico biancoverde – che sul lungo periodo in campionato certe trasferte le sanno affrontare. Noi purtroppo andiamo a battagliare in tutte le piscine, quindi sarà difficile mantenere questo trend di risultati. Certamente continueremo a lavorare per riuscirci, ma non sarà semplice”.

Stefano Tempesti (foto Simona Amato)

A fine match parla anche il portiere dell’Ortigia, Stefano Tempesti, oggi autore di un’altra grande prestazione: “Questa sconfitta – afferma Tempesti – ci lascia la consapevolezza che possiamo battere anche grandi squadre e che possiamo giocarcela alla pari con tutti. L’ultimo gol preso così fa parte del gioco. Certo, fa un po’ rabbia perché abbiamo fatto una difesa perfetta per tutti e quattro i tempi. Abbiamo fatto una super difesa, nonostante commettiamo ancora degli errori. Oggi, però, abbiamo messo un altro mattoncino sul percorso che stiamo facendo verso traguardi importanti. Dispiace, perché meritavamo quantomeno il pareggio, ma resta il fatto che abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra”.

Ortigia-Brescia è stato anche un bel confronto tra due dei numeri uno più forti al mondo, Tempesti e Del Lungo, il passato e il presente della Nazionale, oggi osservati dal CT della Nazionale, Sandro Campagna, presente alla Cittadella. Tempesti ha dimostrato di essere in grandissima condizione e di poter concretamente coltivare la speranza di essere convocato per la sua sesta olimpiade: “La speranza c’è – conferma il portiere biancoverde – ed è frutto del lavoro. Io sono venuto qui a Siracusa per lavorare e per lasciare un segno di tutto quello che è il mio background. In acqua oggi c’erano un vecchietto e quello che al momento è il portiere più forte al mondo. Io ce la metto tutta per arrivare a livelli alti che possano aiutare la squadra, poi c’è un grande allenatore nell’Ortigia e un grande allenatore nella Nazionale e sta a loro fare le opportune valutazioni”.

Il tecnico del Brescia, Alessandro Bovo, nel post partita, è naturalmente soddisfatto per una vittoria che riporta i suoi al secondo posto: “È stata una gara molto equilibrata – dichiara -, noi sul finale abbiamo avuto più fortuna e questo ha deciso il match. L’Ortigia ha sbagliato un paio di situazioni e noi abbiamo fatto gol su un bel tiro, dove Tempesti era piazzato ma c’è stata una deviazione che ci ha aiutato. Una partita risolta alla fine, per noi difficile, perché mancavano Cannella e Nicholas Presciutti, di fatto eravamo in nove. In più abbiamo perso Guerrato per tre falli a terzo tempo. L’Ortigia è forte, è una squadra organizzata, non è stato facile vincere. Devo dire, inoltre, che mi ha colpito positivamente vedere la ‘Paolo Caldarella’ piena di gente, come accadeva quando venivo a giocarci io tanti anni fa”.

 

IL TABELLINO DEL MATCH

C.C. ORTIGIA – AN BRESCIA 5 – 6 (0-1, 2-1, 3-3, 0-1)

C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia, Abela, La Rosa , Di Luciano, Ferrero 1, Giacoppo (Cap), Gallo 1, A. Condemi, Rossi 1, Vidovic 1, Napolitano 1, Caruso. Allenatore: Stefano Piccardo
AN Brescia: Del Lungo, Alesiani 1, C. Presciutti, Buha 1, Cannella, Nikolaidis, Guerrato, Nora 2, Tononi, Bertoli, Figari 2, Balzarini, Gianazza. Allenatore: Alessandro Bovo
Arbitri: Daniele Bianco (Rapallo, GE) e Vittorio Frauenfelder (Salerno)
Superiorità numeriche: ORT 3/10; BRE 2/8 + 2 rig.;
Espulsioni definitive: Guerrato (B) nel 3° tempo per limite di falli; espulso Giacoppo (O) per proteste.
Note: Tempesti para un rigore a Figari nel 2° tempo; espulso l’allenatore Piccardo (O) nel 4° tempo.