Serviva la partita perfetta e così è stata. L’Ortigia gioca quattro tempi impressionanti e fa fuori anche il Barcelona, conquistando la vetta solitaria del gruppo A1, con nove punti che valgono la finale di domenica pomeriggio. Gli uomini di Piccardo si presentano in acqua con gli occhi della tigre, concentrati e determinati. Il Barcelona si affida alla forza del suo centroboa Tahull, che guadagna espulsioni e permette ai suoi di giocare con l’uomo in più per quattro volte. Ma l’Ortigia difende con tenacia e chiude gli spazi, guidata da un Tempesti gigantesco. Vidovic la sblocca con un gol a uomo in più, ma gli spagnoli pareggiano con Durik un minuto dopo, con quella che sarà l’unica superiorità realizzata nel corso del match. Nel secondo tempo, Ferrero e Giacoppo portano avanti i biancoverdi con due gol di ottima fattura. L’Ortigia controlla e respinge le offensive spagnole, con Tempesti che para qualsiasi cosa, deprimendo gli avversari. Solo Delgado, con un tiro sporco e deviato sul filo della sirena riesce a riportare sotto i suoi. Ma nel terzo tempo sale in cattedra Napolitano che, con una doppietta d’autore, fissa il massimo vantaggio (5-2). Nel quarto parziale, l’Ortigia gestisce il vantaggio chiudendo la difesa e concedendo il terzo gol del match agli avversari solo a 40 secondi dalla fine. Al suono della sirena esplode la gioia dei biancoverdi, che domani affronteranno il Primorac, in una gara ininfluente per la classifica ma che l’Ortigia vuole vincere ugualmente.
A fine partita, queste le parole del tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo: “Avevamo preparato benissimo questa partita e devo dire che i giocatori l’hanno interpretata meravigliosamente. Oggi sono loro i protagonisti indiscussi, quindi lode a loro per quello che hanno fatto. Abbiamo difeso bene, sull’uomo in meno avevamo preparato una cosa che abbiamo cambiato in corso d’opera. Dopo aver preso il primo gol con l’uomo in meno abbiamo cambiato movimento, siamo rimasti chiusi da meno 1, facendoli venire dentro la linea, e questo ha pagato. Poi, ho già detto più volte chi è Tempesti e oggi ha fatto alcune parate incredibili. Capisco che gli altri facciano fatica a tirare. Non passava niente, anche perché le braccia degli altri erano messe bene e questo ha dato un aiuto importante. Ho sedici giocatori che si allenano come i matti, per questo ho iniziato ad allargare le rotazioni, cosa che farò anche domani. Meritano tutti di giocare. Ora dobbiamo riposare, domani penseremo al Primorac e poi eventualmente alla finale”.
A bordo vasca parla anche Christian Napolitano: “La Champions l’abbiamo preparata bene come squadra, siamo compatti fino alla fine, ci stiamo divertendo. Andiamo avanti insieme. Siamo emozionati, giochiamo in casa, anche se spiace non poter giocare davanti al nostro pubblico, perché a Siracusa queste partite qui hanno sempre tanti spettatori e per noi il pubblico ha un impatto, ci dà la spinta, soprattutto in gare tirate come queste. Spero che finisca presto questa pandemia per poter rivedere qui i tifosi, i bambini sugli spalti a esultare con noi. Come squadra abbiamo fatto un piccolo salto di qualità, ora vogliamo vincere il nostro gruppo e poi giocarci la finale per la qualificazione ai gironi di Champions League. Sognare non fa male”.
Soddisfatto anche capitan Massimo Giacoppo, che elogia le caratteristiche dell’Ortigia, al di là della sua ottima prestazione personale: “Sono molto soddisfatto della mia prestazione, perché tengo molto alla difesa, al fatto che tutto funzioni nel migliore dei modi. Ma oggi è stata una prestazione di squadra, si è vista una squadra con un gioco di altissimo livello, degno di una coppa dei Campioni. Loro hanno fatto tre gol e due sono stati su deviazioni nostre. Li abbiamo annichiliti sia a uomini pari che con l’uomo in meno”.
Due parole a parte sul numero 1 dell’Ortigia, oggi devastante al punto che gli avversari non sapevano più dove tirare: “Tempesti è monumentale – afferma il capitano – ha raggiunto uno stato di forma incredibile, è sicuramente quello che ci dà grande sicurezza dietro e ci permette di giocare anche alcune difese che sono un po’ azzardate. Io stesso tante volte mi permetto dei lussi perché so che c’è lui dietro. Ci mettiamo d’accordo in acqua sul momento, improvvisiamo, e ovviamente si può fare solo con un portiere come lui. Avendoci giocato contro anche da avversario so quanto è difficile andare a tirare contro lui, poi in situazioni come queste, che per lui sono ideali, è veramente imbattibile”.
Si è vista un’Ortigia molto rapida in ripartenza e sempre in grado di giocare con lucidità e intelligenza: “La forza della nostra squadra – conclude Giacoppo – è di saper alternare, anche dentro la stessa partita, un gioco statico e un gioco dinamico: statici e lenti al momento giusto, poi sulla ripartenza molto esplosivi. Domani avremo una partita da non sottovalutare e poi nel caso una finale. Non ci siamo mai impauriti di nessuno e non lo faremo di certo qui in casa”.
IL TABELLINO DEL MATCH
C.C. ORTIGIA – CN BARCELONA 5-3 (1-1, 2-1, 2-0, 0-1)
C.C. Ortigia: Tempesti, A. Condemi, F. Condemi, Rocchi, Di Luciano, Ferrero 1, Giacoppo (Cap) 1, Gallo, Mirarchi, Rossi, Vidovic 1, Napolitano 2, Piccionetti. Allenatore: Stefano Piccardo
CN BARCELONA: Aguirre, Valls, Van Den Burg, Power, Flores, Durik 1, Esteller (Cap), Gomà, Delgado 1, Estrany 1, Tahull, Lopez, Aguilar Vicente. Allenatore: Victor Gonzalez
Arbitri: Georgios Stavridis (Grecia) e Sebastien Dervieux (Francia)
Superiorità numeriche: ORT 2/8; BAR 1/11