La prima di due finali, o meglio una tappa obbligata per potersi poi giocare il tutto per tutto nell’ultima gara, a Kotor, contro il Primorac. Così può essere definito il match che domani, alle ore 15.00, nella piscina di “Nesima”, a Catania, l’Ortigia giocherà contro la Pallanuoto Trieste, per la quinta e penultima giornata del Group Stage “D” di LEN Euro Cup. I biancoverdi hanno una sola possibilità, vale a dire vincere e rimanere ancora agganciati alle possibilità di qualificazione, indipendentemente dall’esito dell’altra sfida del girone, in programma sempre domani, tra Panionios e Primorac. La squadra di Piccardo, infatti, deve aggiudicarsi sia il match contro gli uomini di Bettini, sia quello del prossimo 9 dicembre a Kotor. Con sei punti, la qualificazione sarebbe matematica. Prima di qualsiasi calcolo, però, Napolitano e compagni devono pensare a superare l’ostacolo Trieste. I giuliani, già eliminati, non hanno nulla da perdere e questo mette ancora più pressione all’Ortigia. Sarà la terza sfida tra le due formazioni in questa stagione, con i due precedenti che arridono ai biancoverdi, vittoriosi sia in campionato sia nell’andata di Euro Cup. Rispetto alla gara di sabato scorso contro il Camogli, Piccardo recupera Tempesti e Inaba, che dunque saranno della partita. Il match sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della LEN.
Alla vigilia, mister Stefano Piccardo fa il punto sulle condizioni della sua squadra e sul recupero degli infortunati, quindi parla dell’importanza di questa sfida: “La squadra ha potuto riposare domenica, poi in questi giorni ha lavorato. I ragazzi stanno bene, sia Inaba che Tempesti giocheranno. Sappiamo che per noi questa gara è fondamentale, in coppa ci aspettano due finali e questa è la prima. Sappiamo di giocare in un orario infausto e a Catania, quindi non nella nostra piscina, pertanto chiediamo ai nostri tifosi di fare un sacrificio, di venire in tanti a vederci e a sostenerci. Abbiamo affrontato Trieste già due volte quest’anno, loro sono matematicamente fuori dalla coppa e proprio per questo sarà ancora più difficile giocarci contro. Conosco la loro qualità e so che stanno passando un momento della stagione non semplice, ma noi dobbiamo pensare solo a noi e al nostro obiettivo di regalarci una ‘finalissima’ a Kotor, il 9 dicembre. Prima, però, dobbiamo passare per questa gara contro Trieste”.
Il tecnico biancoverde svela con grande onestà qual è l’aspetto sul quale si attende dai suoi giocatori una risposta diversa rispetto alle ultime uscite: “Sarò sincero, mi capita spesso di riguardare le partite che giochiamo, comprese quelle che abbiamo giocato contro Trieste, e devo dire che l’aspetto difensivo certe volte è un limite enorme che abbiamo. Mi auguro che la squadra cresca proprio sotto questo punto di vista, sotto quello dell’attenzione difensiva e della disponibilità al sacrificio nelle diverse fasi del gioco. Questo è un aspetto che vorrei che la mia squadra migliorasse, contro Trieste e anche dopo, in maniera costante. Subiamo molti gol e la responsabilità non è sempre individuale, ma molto spesso è collettiva”.
Il portiere biancoverde, Stefano Tempesti, rassicura sulle sue condizioni, confermando di aver superato il problema al dito: “Sto molto bene, il dito sta tornando a posto ed è incredibile che ci sia stato questo recupero rapido, visto il trauma subito. È stato veramente un miracolo il fatto che non ci siano lesioni né fratture, perché me la son vista veramente brutta come mai mi era successo in carriera”.
Il numero uno dell’Ortigia spiega quello che la squadra dovrà fare per poter battere Trieste: “Mi aspetto un atteggiamento diverso, un approccio molto più determinato rispetto a quello avuto contro il Panionios, dove abbiamo subito il fattore campo e dove forse non siamo riusciti a capire bene quale fosse il gioco dei nostri avversari. Trieste invece lo conosciamo, sappiamo che loro non hanno nulla da perdere e, dunque, il peso psicologico sarà tutto dalla nostra parte. Loro sono già fuori e quindi giocheranno con la massima scioltezza, ma ciò non vuol dire che arriveranno scarichi, anzi, proprio in virtù delle due precedenti sconfitte cercheranno di dire la loro e di invertire la tendenza. Mi aspetto un Trieste molto libero psicologicamente. L’Ortigia dovrà esser brava a commettere il minor numero di errori possibile sia in attacco che in difesa”.