Archiviata la bellissima vittoria contro il Brescia, nel turno infrasettimanale di campionato, l’Ortigia in queste ore raggiungerà la Liguria, dove è attesa da una trasferta durissima. Domani, alle ore 13.00. i biancoverdi affronteranno il Savona, una delle dirette concorrenti nella lotta per le prime posizioni. Per la squadra di Piccardo, dunque, un’altra sfida importante, in una piscina storicamente difficile e contro un avversario che si è rafforzato (sono arrivati Figlioli, Erdelyi e Vavic) e che aspira ad un campionato da assoluto protagonista. Tra Ortigia e Savona si sono sempre giocate partite dall’esito imprevedibile, combattute e agonisticamente intense e, visto il cammino delle due squadre in questa prima fase di campionato, ci sono tutti gli ingredienti per un grande spettacolo di pallanuoto. Le due formazioni sono in un buon momento, l’Ortigia viene da tre vittorie consecutive, due in campionato e una in Euro Cup, mentre il Savona ha fatto bottino pieno in tre delle ultime quattro partite, con una vittoria in Euro Cup e due in campionato, perdendo, ma dopo una prestazione molto positiva, solo contro l’imbattibile Recco. In classifica, al momento l’Ortigia, grazie alla vittoria sul Brescia, si è portata avanti di una lunghezza (7 punti) sulla squadra di Angelini (6 punti). Domani si vedrà se ci sarà un allungo o un controsorpasso o se tutto rimarrà immutato. Impossibile fare pronostici quando si affrontano queste due squadre. La partita sarà trasmessa in diretta streaming sui canali ufficiali del Savona.
Coach Stefano Piccardo, alla vigilia, descrive il tipo di partita che attende i suoi ragazzi: “Contro il Savona sono sempre sfide sentite e giocate molto fisicamente. Secondo me, quest’anno, loro hanno costruito una squadra di assoluto valore, con tre innesti incredibili. Penso che sarà una gara molto difficile, che conclude un ciclo davvero impegnativo di tre partite in otto giorni. Il Savona è una formazione che ha profondità ai due metri, sa difendere benissimo la fase del pressing, ha tiratori da fuori, due stranieri nuovi, come Erdelyi e Vavic, che hanno tanto entusiasmo. Sarà una battaglia e bisognerà cercare di resistere, soprattutto fisicamente”.
Il tecnico dell’Ortigia spiega cosa dovrà fare la sua squadra per dare continuità alle prestazioni e ai risultati ottenuti nelle ultime settimane: “Va detto che giocare ogni tre giorni è spaventoso. Leggevo un’intervista di Angelini in cui diceva che la cosa migliore, in questi giorni, è non avere infortunati e riuscire a fare il cosiddetto recupero nella miglior maniera possibile. Mantenere la condizione per così tante partite, per un periodo così lungo, è una cosa molto difficile. Per avere continuità dovremo cercare di crescere nell’intensità complessiva del gioco e della partita e di garantire quattro tempi a una certa intensità, cosa che ad esempio ho visto fare al Savona contro il Recco. Quello che abbiamo vinto mercoledì è solo un match di campionato, che ci ha detto che probabilmente, in questo momento, nel percorso di crescita, siamo più avanti del Brescia, ma domani abbiamo il Savona e magari domenica saremo qui a parlare di altro. È lo standard del campionato, nulla di più. A maggior ragione ora che le partite sono una dietro l’altra, bisogna pensare sempre e solo al match che arriverà, dimenticando immediatamente quello che è appena passato”.
Concetto ribadito anche da Filippo Ferrero, centrovasca dell’Ortigia: “Siamo proiettati a domani, consapevoli che la partita più importante è sempre la prossima. La gara contro Brescia appartiene già al passato, inutile soffermarsi sulla vittoria. Già da mercoledì sera tutti noi abbiamo iniziato a pensare al match di domani, perché è uno scontro diretto. Contro il Savona, negli anni, abbiamo vinto bene e abbiamo perso male, quindi bisogna cercare di dare il massimo. Il Savona lo affrontiamo sapendo che ci saranno tanti duelli individuali, perché loro hanno tante buone individualità sul perimetro, così come in porta, a centroboa, ecc. Insomma, è una squadra completa e sarà importante non patire la loro fisicità, nuotare, impostare una gara di ritmo, ancor più di quanto fatto contro il Brescia, dove i ritmi sono stati più lenti dal punto di vista del nuoto e dell’intensità. Savona sarà un po’ più pronto di noi fisicamente, e in più siamo in casa loro, quindi saranno agguerriti. Dovremo farci trovare pronti”.
Il centrovasca biancoverde spiega cosa è scattato dopo il pareggio con il Bologna, che ha portato a un filotto di tre vittorie consecutive: “L’insegnamento tratto da quella partita è che, se non lavori al 200 per cento a livello di intensità fisica e mentale, non vai da nessuna parte. Se vogliamo giocare a questi livelli, abbiamo bisogno di dare di più ed è quello che abbiamo fatto. Non siamo ancora realizzati, compiuti, perché il percorso è molto più lungo. Io credo comunque che, se diamo il massimo in ogni gara, non sbagliamo di sicuro. Il campionato è ancora all’inizio e non possiamo dire di aver già fatto il salto di qualità difensivo, ma abbiamo imboccato la strada giusta. Poi guardando anche gli altri campionati e la Champions League, quasi tutte le partite finiscono con una decina di gol fatti e subiti, quindi, forse per le nuove regole o per il modo di arbitrare, il livello di gol medi in una partita si è alzato”.