Tutto è tornato al suo posto. L’Ortigia annichilisce il Telimar, domina per quattro tempi e conquista meritatamente la quinta posizione, qualificandosi per la quinta volta consecutiva alle coppe europee. Davanti a una “Caldarella” colorata di biancoverde e riempita dai tifosi che non hanno mai smesso di incitare la squadra, gli uomini di Piccardo giocano una partita superlativa, controllando il match sin dall’inizio, difendendo in maniera perfetta sia a uomini pari che in inferiorità e contando su un Tempesti monumentale. L’Ortigia preme subito sull’acceleratore con le belle reti di Napolitano e Andrea Condemi, ma Vlahovic, il migliore dei suoi, sul finire del primo tempo tiene i palermitani aggrappati. Nel secondo tempo, i biancoverdi danno spettacolo. Cassia allunga con una bordata delle sue, ancora Vlahovic, in superiorità, piazza il meno uno. Rossi, dai cinque metri, colpisce l’incrocio dei pali, ma l’Ortigia non si ferma. Ciccio Condemi sfrutta un bellissimo assist di Di Luciano e segna il 4-2, quindi, negli ultimi 52 secondi, prima Vidovic, con una palombella stupenda che fa alzare tutti in piedi, poi ancora Ciccio Condemi, con una deviazione volante su assist di Ferrero, fissano il 6-2 di metà gara. La terza frazione si apre con il rigore sbagliato da Vlahovic. Poi Occhione per due volte prova ad accorciare le distanze, ma ogni volta trova la replica di uno scatenato Ciccio Cassia (4 reti per lui oggi) e, quando anche Vlahovic trova il gol, è ancora Cassia a rimettere a + 4 i biancoverdi. Gli ultimi 8 minuti dicono poco: Irving segna su rigore, Ferrero finalizza con l’uomo in più. La partita è sempre in mano all’Ortigia e, negli ultimi venti secondi, mentre i compagni già festeggiano, Tempesti praticamente gioca da solo contro il Telimar, parando un rigore e poi qualsiasi conclusione degli avversari, facendo impazzire di gioia la tribuna. Allo scadere esplode la festa. Sul campo, l’unico che conta, c’è un solo verdetto: l’Ortigia è più forte del Telimar.
A fine gara Stefano Piccardo, allenatore dell’Ortigia, esprime tutta la sua gioia: “Abbiamo giocato una partita quasi perfetta. Ci siamo adattati al loro gioco e siamo riusciti a difendere un sacco di situazioni. Quest’anno è stato un processo di crescita importante per la squadra, abbiamo imparato cose nuove, quindi sono molto contento. Il quinto posto era il sogno, l’obiettivo della società, era molto difficile arrivare di nuovo tra le prime sei squadre. Per me è stato un anno difficilissimo, ho fatto tantissima fatica. Adesso siamo arrivati alla fine e sono contento per i giocatori. Il palcoscenico è solo loro perché loro sono gli artefici di tutto. Sembra facile arrivare in Europa, ma credetemi, non è così, soprattutto con un progetto come il nostro, con tanti giocatori giovani. Quest’anno abbiamo avuto condizioni difficili, anche sotto il punto di vista ambientale, per tutto quello che è successo, a partire dalla querelle sulla gestione. Spero che l’amministrazione inviti questi ragazzi, perché stanno facendo la storia di questo club e questo club ha cent’anni di storia, quindi è un’istituzione della città di Siracusa”.
A fine match Stefano Tempesti, grande protagonista in acqua anche oggi, si presenta felice ai microfoni, mostrando la sua ironia e dando anche un grande esempio di sportività: “Con un po’ più di fortuna, quest’anno, forse avremmo meritato di occupare posizioni più alte, però questo è lo sport. Siamo quinti, ora è ufficiale. Detto questo, posso svelare il prossimo acquisto dell’Ortigia, che sarà il virologo personale, così non ci riammaleremo di Covid e non verremo squalificati. Ci è stato detto, infatti, che ci siamo ammalati per questo e che altri invece non si erano ammalati perché avevano il virologo personale. A saperlo prima…. Detto ciò, dedico questo quinto posto al nostro ex capitano Massimo Giacoppo, alla mia famiglia che era qui in tribuna, a questo pubblico meraviglioso, alla società, al mister, ai ragazzi, perché è stata un’annata difficile, tostissima, in cui abbiamo sofferto tanto per quello che ci è capitato, perché la vita e lo sport portano anche a questi episodi, però ne siamo usciti alla grande. Secondo me, questo è un trionfo. Io ormai ho già fatto la mia strada, ma vedere questi ragazzi che crescono così, che fanno errori, ma che comunque continuano a crescere, a crederci, a lavorare, è una soddisfazione enorme, è il motivo per il quale sono venuto qua. Vedere che, piano piano, i risultati arrivano è bello e la giornata di oggi è la ricompensa di un anno così difficile”.
Il portierone dell’Ortigia rende onore anche agli avversari, nonostante le tante polemiche e tutto quello che è successo in questi mesi: “Vincere contro il Telimar qui a Siracusa ha un sapore particolare, perché il Telimar è una grande squadra, che ha un grande allenatore. I ragazzi sono tutti meravigliosi, perché poi, al netto delle polemiche che ci sono state, vince sempre lo sport. Queste tre partite sono state un esempio di sport, questa finale è una promozione per la pallanuoto al pari delle finali scudetto. I ragazzi del Telimar sono dei ragazzi splendidi, quindi, ripeto, al netto di tutto quello che è successo, è stato un onore confrontarsi e vincere con un avversario di questa levatura. Io continuerò a fare questo bellissimo lavoro fino a che troverò gli stimoli di arrivare a giocare un quinto/sesto posto e avere questa voglia, questa roba nella pancia che ti fa soffrire. Ho sofferto per la sconfitta di una settimana fa, è stata una sofferenza tremenda, perché ci credevo, perché sapevo che avremmo meritato altri palcoscenici, di giocarci una semifinale scudetto. Però come lo sport ci insegna, poi ti rimetti lì, azzeri e ti rialzi. Siamo stati bravi, sono felice. L’anno prossimo? Puntiamo a vincere scudetto, Euro Cup e Coppa Italia. Facciamo il triplete”.
Per l’ultima della stagione, parla anche la società, con il presidente onorario, Giuseppe Marotta, che sottolinea il valore dell’Ortigia: “Per il quinto anno di fila siamo nei primi cinque in campionato e per la quinta volta in coppa, compreso un anno in Champions. Direi che possiamo essere più che soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Contro il Telimar in campionato, su cinque partite, ne hanno vinte due loro e tre le abbiamo vinte noi. In coppa se n’è giocata una sola, e l’abbiamo vinta noi, l’altra l’hanno vinta loro a tavolino. Quindi, questo quinto posto è più che meritato. Purtroppo abbiamo avuto qualche passo falso nelle ultime partite di campionato, altrimenti credo che questa squadra, contrariamente a quello che si pensava all’inizio della stagione, poteva anche arrivare a fare le semifinali scudetto. Ma va bene così”.
IL TABELLINO DEL MATCH
C.C. ORTIGIA – TELIMAR PALERMO 10 – 6 (2-1, 4-1, 3-3, 1-1)
C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia 4, F. Condemi 2, A. Condemi 1, Klikovac, Ferrero 1, Di Luciano, Giribaldi, Mirarchi, Rossi, Vidovic 1, Napolitano (Cap) 1, Piccionetti. Allenatore: Stefano Piccardo
Telimar Palermo: Nicosia, Del Basso, Fabiano, Di Patti, Occhione 2, Vlahovic 3, Giliberti, Marziali, Lo Cascio (Cap), Irving 1, Lo Dico, Basic, De Totero. Allenatore: Marco Baldineti
Arbitri: Daniele Bianco (Genova) e Filippo Gomez (Napoli)
Superiorità numeriche: ORT 3/7 + 1 rig/; TEL 4/10 + 3 rig.
Espulsione definitive: Mirarchi (O) nel 3° tempo, Irving (T) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli