È la partita che vale una stagione e servirà un’Ortigia perfetta per provare a vincerla con uno scarto di 4 gol, così da conquistare il 5° posto e la qualificazione in Euro Cup, senza nemmeno passare dalla lotteria dei rigori. Un’impresa non semplice, che però i biancoverdi tenteranno di fare nella piscina di casa, sperando di ritrovare quella fiducia e quella condizione mentale che, nella prima metà della stagione, aveva regalato risultati straordinari. L’approccio al match sarà decisivo, così come l’attenzione a non commettere gli errori che hanno deciso in negativo il punteggio dell’andata. In panchina, quasi certamente mancherà ancora Piccardo, sostituito dal vice Goran Volarevic. Bisognerà dare tutto, come si ripetono i giocatori in questi giorni, per far rimanere l’Ortigia nelle coppe europee e chiudere al meglio una stagione logorante e complicata.
Alla vigilia, a dare la carica, dall’alto della sua infinita esperienza, è Stefano Tempesti: “La squadra è pronta, ci stiamo allenando bene, sopperendo a un’assenza importante come quella del mister. Volarevic sta facendo un lavoro eccezionale e la squadra è a sua completa disposizione per cercare di fare l’impresa, perché questa è una partita importante. Tre gol di svantaggio sono tanti, ma è anche vero che se fai una buona partenza si possono recuperare. È una gara alla nostra portata, che certamente va preparata molto bene, contro un avversario di altissimo livello. Niente è impossibile ma dobbiamo essere consapevoli che ci aspetta una grande battaglia”.
Il portiere biancoverde traccia la strada che l’Ortigia dovrà seguire per ribaltare il risultato dell’andata: “A Trieste ci è mancato l’approccio alla gara, purtroppo poi a loro è girato tutto bene e a noi è andato tutto male. È un fatto di concentrazione, di presenza e di saper sfruttare al meglio anche gli errori dell’avversario. Loro sono stati più bravi in questo e a ogni minima distrazione ci hanno punito severamente. Quindi dobbiamo far sì che questo rapporto si inverta e che siamo noi a sfruttare ogni loro minima distrazione. Lo ripeto: è un match alla nostra portata, se abbiamo un approccio e una concentrazione degni dell’Ortigia”.
Sul fatto che la mancanza di una vittoria da quasi tre mesi, possa condizionare mentalmente l’Ortigia, il numero uno toscano risponde come sempre con grande lucidità: “Non penso che il fatto di non vincere da tempo sia un problema che possa condizionarci o avere un peso psicologico sulla squadra. Pesa più il fatto di non essere riusciti a raggiungere determinati risultati che erano nelle nostre possibilità. Vuoi perché quando vai ai rigori, come con il Telimar, può accadere di tutto, vuoi perché, con la formula del campionato di quest’anno, lo scivolone a Savona ci è costato tutto e ha prodotto delle conseguenze anche nelle partite successive. Non c’è nessuna pressione per la mancanza della vittoria, c’è piuttosto la pressione o meglio la voglia di centrare l’obiettivo e dimostrare al presidente e ai nostri dirigenti che siamo in grado di sostenere questo tipo di partite e di farlo senza problemi”.
Per Stefan Vidovic l’Ortigia deve pensare solo a giocare al meglio e ad evitare gli errori visti a Trieste: “Siamo all’ultima partita della stagione, la più difficile di tutte, la più importante per noi e per il club, dato che c’è in palio l’Europa. Siamo costretti a vincere con più di tre gol, ma noi non dobbiamo pensare al risultato, dobbiamo pensare solo a non ripetere gli errori commessi nel match di andata e a giocare concentrati. Io credo che se non facciamo gli errori di Trieste, se giochiamo come noi sappiamo fare possiamo ottenere un risultato positivo. Non abbiamo dimenticato come si gioca, dobbiamo solo ritrovare noi stessi”.
“Trieste è un ottimo team, con giocatori molto esperti – conclude Vidovic -, ma non credo che sia migliore di noi. Dobbiamo solo tornare a giocare al nostro livello. Se ci riusciremo, allora avremo ottime chance di vincere e qualificarci in Euro Cup. Nella nostra testa dobbiamo pensare che si parte da zero a zero, entrare in acqua con grande voglia e concentrazione. Certo non è un momento fortunato per noi ma non è il momento di parlare di questo, né cercare scuse. Dobbiamo essere ancora più concentrati e dare il 100%, forse anche qualcosa in più, per sperare di centrare l’obiettivo”.